IL SIMPOSIO

Il Simposio, tratto dal racconto di

M. Kundera

regia di

Alessio Bergamo

  • aiuto regia: Vittoria Nicita
  • luci: Camila Chiozza
  • produzione Khora Teatro, Compagnia Mauri-Sturno, Postop
  • debutto Teatro Spazio Rossellini, Roma, 2021

ATTORI

Aurora Cimino
Elena Cotugno
Domenico Cucinotta
Roberto Mantovani
Jacopo Zerbo

Video della versione su Zoom dello spettacolo

Scheda

SINOSSI

E’ estate. Al dottor Havel e l’infermiera Elisabeth, che sono di turno per la notte in ospedale, si uniscono un vecchio primario, una dottoressa trentenne che è sua amante e il praticante dottor Flajšman. Il turno si trasforma così in una seratina tra amici. La notte passa tra discorsi e teorie sull’amore, sulla seduzione e sulla morte, bottiglie bevute, spogliarelli mimati, un sospetto suicidio, tentativi di seduzione e tradimenti.

La mattina tutti hanno aggiunto elementi nuovi alla loro consapevolezza erotica.

NOTE DI REGIA

Dello spettacolo nel 2020 è stata fatta una versione su Zoom, con le relative complessità tecniche e di messa in scena connesse al periodo del lockdown. A questa versione, che non è stata poi completata, si riferisce il materiale video qui presente.

Tutto cambia nella versione scenica dello spettacolo, con la presenza del pubblico. Qui la festicciola dei dottori si svolge nello stesso spazio in cui sono seduti gli spettatori (disposti in file contrapposte attorno allo spazio scenico). Al centro c’è una sorta di tavolo operatorio sul quale i dottori dispongono bevande e cibi e sul quale Elizabeth fa la sua esibizione spogliarellistica. La contiguità di pubblico e spettatori sembra trascinare quest’ultimi in una dimensione di convivialità e compartecipazione a questo dialogo/parabola sull’eros. Gli attori sono liberi di rivolgersi a loro. Nonostante la struttura narrativamente chiusa e forte della novella di Kundera, la struttura della relazione tra attori e pubblico rimane aperta.

Il discorso polifonico sull’amore evidenzia approcci diversi, pensieri diversi, complessi diversi, ma alla fine la posizione più forte risulta essere quella esistenzialmente leggera della dottoressa, che riesce a vedere attraverso i discorsi dei convitati, individuando le loro posizioni psicologiche e vitali e indirizzando la serata a vantaggio del proprio desiderio.

Materiali

LOCANDINA

di Mauro Palatucci